Cosa cambia per i pazienti

Cosa cambia per i pazienti

É ormai noto che un microbioma in equilibrio (eubiosi), sia esso intestinale o cutaneo possa aiutare nella prevenzione e nel controllo di alcune patologie associate, quali l’obesità, il diabete, le sindromi metaboliche, la celiachia e alcuni tipi di dermatiti.

Un’ alterazione dell’equilibrio (disbiosi). La presenza di una disbiosi del microbioma, che si manifesta con il sopravvento di alcune specie microbiche a discapito di altre, è indice di uno stato di disequilibrio spesso correlato all’insorgenza di una patologia.

La conoscenza approfondita del microbioma di un individuo rappresenta ad oggi uno strumento utile per la valutazione dello stato di benessere o di malattia.

In presenza di alterazioni del microbioma è possibile agire con approcci mirati utili a ristabilire l’equilibrio fra le specie microbiche che abitano le varie zone del corpo.

Il nostro progetto avanzato ci permette di studiare il microbioma nella sua totalità attraverso l’analisi della popolazione microbica che abita i diversi siti corporei (pelle, intestino e scalpo), di valutare le abitudini alimentari del soggetto e il suo stile di vita e come tali fattori impattano sulla composizione del microbioma inducendone il disequilibrio e quindi la probabile malattia.

I dati ottenuti ci consentono, attraverso valutazioni approfondite e complete, di definire la composizione del microbioma dell’individuo analizzato al fine di approntare approcci terapeutici personalizzati che aiutino nella gestione delle patologie della cute e dello scalpo.

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